Il Seminario Maggiore Arcivescovile di Firenze si trova in Piazza di Cestello nel quartiere di Oltrarno.
Fu fondato il 4 novembre 1712 dall’arcivescovo Tommaso Bonaventura della Gherardesca, anche se all’epoca si trovava in via dei Cerretani, dove rimase fino al 1784. Oggi è annesso alla chiesa di San Frediano in Cestello nei locali dell’ex monastero dei Cistercensi e delle Carmelitane di Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, già risistemati nel 1628 da Gherardo Silvani.
Soppresso il monastero nel 1783, il Cestello divenne un anno dopo la sede del Seminario diocesano grazie all’arcivescovo Antonio Martini.
All’interno del complesso religioso vi sono due chiostri e l’ex refettorio (ora aula magna) con un grande affresco di Bernardino Poccetti raffigurante la Cena di Gesù dopo il digiuno nel deserto.
Al pian terreno il corridoio maggiore è coperto da volta e risale all’epoca del Silvani, come anche le sale a questo piano, il refettorio, le celle dei religiosi e i due chiostri.
Il chiostro più grande, di San Bernardo, deve il suo nome alla statua di San Bernardo di Chiaravalle che calpesta il demonio di Giuseppe Piamontini (1702), posta al centro.
Il secondo chiostro è dedicato a Santa Maria Maddalena de’ Pazzi, con al centro la statua della santa, realizzata da Antonio Montauti (1726). Su questo chiostro si affacciano le camere dei seminaristi.
Nella biblioteca è conservato il celebre Codice Rustici (1448) e altri codici medievali.